giovedì 15 luglio 2010

Voga alla veneziana

Nel mio precedente post ho citato una breve poesia del Busanelli che conclude con questo verso: "Se va gridando sempre o stali o premi", che, per chi non è pratico di voga veneta, risulta incomprensibile.
Vengo allora a spiegare.
A Venezia c'è una particolare tecnica, un modo specifico di vogare, specialmente, ma non solo, in gondola, così che il vogatore ha l'aria di assecondare il movimento anziché produrlo, ma la cosa non è così facile come sembra, giacché il rematore deve combinare due operazioni, una per imprimere la spinta alla barca, l'altra per mantere la rotta, appunto perché essendo prive di timone, è sempre il remo che assolve entrambi i compiti.
Del resto la terminologia rematoria veneziana si riassume nella coniugazione di tre verbi: premare, stagare e sciare. La vogata premando è quella basilare: tuffata la pala del remo obliquamente, subito bisogna spingere sul remo che è appoggiato alla forcola, in modo da eccitare la resistenza del mezzo. Ma allora onde evitare che la barca finisca per girare su se stessa, il rematore deve leggermente ruotare il remo sulla forcola in modo che la pala, costretta sott'acqua, compia un movimento inverso al primo, così la contromanovra neutralizza le conseguenze della spinta quel tanto che basta a rettificare la direzione del natante, che fila dritto.
Il secondo tempo della vogata è quasi un riposo del remo, d'onde la voce stagare che significa stare o sostare. E di qui gli strani avvertimenti che i vogatori si lanciano alle svolte dei canali: premi o stai, che devono interpretarsi come un suggerimento di manovra al vogatore che viene incontro.
Ma se occorre arrestare la barca all'improvviso, come si fa? Sciando, cioè ponendo il remo davanti alla forcola, la quale servirà come leva per sviluppare una forza contraria.
Anche la direzione della marea è un elemento di cui tener conto: la barca che va a seconda, cioè segue la marea, è in condizione privilegiata rispetto all'imbarcazione che va a contraria, cioè che rimonta la marea, e di qui la facoltà a questa di disporre di più ampia manovra.

... "Se va gridando sempre o stali o premi"

7 commenti:

  1. Solo una precisazione. Quando si deve andare dritti con una barca a remi, presso gli incroci dei canali si grida: "Vado de longo!".

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  2. Ho capito tutto ! La prossima volta vado in gondola... come vogatore :o)

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  3. Sembra abbastanza difficile per me :)

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  4. @Fausto: è vero! grazie per la precisazione, c'è da dire forse ancora che all'approssimarsi ad un incrocio di rii si sente spesso gridare: "Oe!" ;-)

    @Aldo: perfetto, allora ti assumo come vogatore per i miei percorsi in barca!

    @Emilia: alla fine è questione di pratica, come in tutto ;-)

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  5. She wanted to read, but it could not make a transfer :-(

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  6. con "premi o stai/vai premando o stagando" non si intende "vieni avanti o stai lì" come sembra dal testo. va interpretato invece come "vai verso sinistra o destra?".
    infatti la stagata è quella che permette di riposare le braccia e al tempo stesso di raddrizzare la rotta della barca (che non avviene nel secondo tempo della premata, come spiega erroneamente) ed è il movimento che fa girare a destra.

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  7. grazie per la precisazione, in effetti rileggendo il testo mi sono accorto che dava adito ad un'errata interpretazione

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